"L'emergenza del coronavirus ha fatto emergere le forze migliori della comunità valdostana e anche della nostra comunità cristiana". Lo ha detto il vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, illustrando in una conferenza stampa gli orientamenti pastorali 2020-2021.
Intitolata 'Eucarestia, pane di vita' la lettera vescovile dedica la prima parte alla "crisi inaspettata" degli ultimi mesi. "Il male che ci ha colpito e che continua a minacciarci - spiega monsignor Lovignana, intervenuto con il vicario generale Fabio Bredy - è invisibile e genera incertezza e povertà. La vita è rimasta e rimane in parte sospesa". Si è trattato, secondo il vescovo di Aosta, di "una sosta forzata e sofferta", che tuttavia "ha aperto prospettive di vita".
Ne è emerso, tra l'altro, un "urgente impegno comunità nel portare a tutti una parola di senso e di aiuto concreto per affrontare con più serenità la vita quotidiana". E in questa ambito Lovignana ha oggi voluto valorizzare l'attività della Caritas diocesana che nel corso dell'emergenza ha effettuato 300 interventi di aiuto con una erogazione complessiva di 100 mila euro. "Oltre - ha precisato il vescovo - agli interventi non registrati erogati tramite le parrocchie e le associazioni". I donatori sono stati 80 e hanno versato alla Caritas di Aosta circa 86 mila euro.
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