di Benoit Girod
Forte di un 24 per cento conquistato ieri alle regionali e data per favorita, a sorpresa la Lega della Valle d'Aosta si trova sconfitta già al primo turno alle comunali di Aosta. Il Carroccio aveva promesso di conquistare il primo municipio della regione, governato oggi dal sindaco Pd, Fulvio Centoz, non più ricandidato. Ma la sua clamorosa esclusione apre la strada a un inatteso duello.
Da una parte Gianni Nuti, musicista e pedagogista, ex dirigente regionale, sostenuto dalla coalizione Aosta 2020, alleanza tra il centro sinistra e gli autonomisti (Union Valdotaine e Alliance Valdotaine), che ha ottenuto il 38,8 per cento. Il 4 e il 5 ottobre avrà come insidioso avversario un outsider: Giovanni Girardini, istrionico imprenditore nei settori immobiliare e commerciale, ex prete, amico e 'seguace' di Vittorio Sgarbi con cui ha fondato 'Rinascimento Aosta, votato dal 24,3 per cento degli aostani. "Un risultato formidabile che consente a Giovanni Girardini di andare al ballottaggio; siamo davanti alla Lega", ha esultato Sgarbi.
La Lega, che aveva candidato l'architetto Sergio Togni, si è fermata al 20 per cento. Ora si dice "disponibile" a un'alleanza con Girardini. "Se ci sarà un accordo - spiega Togni - non sarà sulla spartizione delle poltrone, ma su un vero progetto di cambiamento della città".
E proprio una larga alleanza di centro destra, con l'apporto anche del 12 per cento di Forza Italia e Fratelli d'Italia, potrebbe regalare a Girardini la fusciacca. "Continueremo a fare quanto fatto prima delle elezioni ossia spiegare alla gente che il sistema incarnato dai nostri avversari al ballottaggio ha portato alla povertà della nostra città e al clientelismo e lontananza dai bisogni della gente che, purtroppo, si sono radicati", glissa per ora l'imprenditore, rivendicando "un forte segnale di volontà di rigenerazione della Valle d'Aosta e di rinnovamento, di vero e proprio rinascimento civico e politico".
Mentre Nuti non demorde: "La partita è ancora aperta, giocheremo fino in fondo con la stessa passione e lo stesso stile che abbiamo adottato fino ad oggi"". In vista della sfida con Girardini aggiunge: "Il sistema delle alleanze è importante, ma il secondo turno, che Aosta non ha ancora mai vissuto, si gioca sulla credibilità dei candidati e sulla fiducia che riescono a costruire sull'elettorato".