"Abbiamo sentito questa mattina il Comitato tecnico scientifico e le analisi dei dati sono ancora in corso: la nostra regione risulta essere abbastanza al limite tra scenario tre e scenario quattro, dobbiamo aspettare i risultati del Comitato tecnico scientifico per sapere a quale area saremo destinati". Lo ha detto oggi il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, intervenendo in Consiglio regionale.
"La questione è molto complicata ed evolve in maniera molto rapida. Una cosa è il Dpcm del 3 novembre che entra in vigore domani, l'altra l'inserimento dei territori nelle fasce di criticità. Da domani si applica l'articolo 1 del decreto che contiene misure di contenimento del contagio sull'intero territorio nazionale: in particolare il coprifuoco, che in Valle d'Aosta è più restrittivo e rimane dalle 21 alle 5 del mattino; la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori, il 50% di capienza del trasporto pubblico" ha spiegato nel pomeriggio il presidente della Regione, Erik Lavevaz.
"Per quanto riguarda, invece, l'applicazione degli articoli 2 e 3 (che riguardano invece ulteriori misure di contenimento del contagio su aree caratterizzate da scenari di elevata e massima gravità) - ha aggiunto Lavevaz - ci si rifà ai dati epidemiologici che il Comitato scientifico sta elaborando. Abbiamo cercato questa mattina di avere qualche informazione, ma al momento non c'è nulla di ufficiale: tutte le notizie che stanno uscendo sono interpretazioni che hanno poco fondamento. Negli ultimi giorni le curve di contagio si sono assestate e potrebbero forse permettere al nostro Rt di scendere sotto l'1,5: la Valle d'Aosta potrebbe così rimanere nella fascia intermedia di rischio. Quando i dati saranno pubblicati, le fasce non entreranno in vigore direttamente, ma saranno oggetto di un'ordinanza ulteriore del Ministro della salute, sentito il Presidente della Regione".
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