Non ci sarà per la Valle d'Aosta il temuto passaggio nella zona arancione, ma da lunedì la regione alpina sarà in zona gialla. La nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, in vigore fino a venerdì 15 gennaio, prevede infatti il passaggio in area arancione solo di Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.
I dati relativi all'indice di trasmissibilità, con un Rt di 1.07, pongono la regione alpina tra le situazioni 'in bilico', leggermente superiore al valore soglia di 1. E' per questo motivo che il presidente della Regione Erik Lavevaz invita alla prudenza: "Essere in zona gialla non significa poter abbassare la guardia: la situazione è ancora delicata e occorre che tutti agiscano con attenzione", spiega. "La nuova classificazione testimonia che il lavoro fatto dall'Amministrazione ha portato i suoi frutti e premia gli sforzi della popolazione, che ha rispettato le indicazioni comportandosi in maniera responsabile", aggiunge Lavevaz.
Gli ultimi dati del bollettino regionale indicano una situazione stabile. Sono infatti 25 i nuovi casi di positività al coronavirus diagnosticati nelle ultime 24 in Valle d'Aosta su un totale di 89 persone sottoposte a test e nessun decesso viene segnalato. I guariti sono 34, mentre il totale dei contagiati scende a 425, nove in meno di ieri. I ricoverati sono 54, di cui 31 nell'ospedale Parini di Aosta, 17 nella clinica Isav di Saint-Pierre e 6 nell'ospedale da campo dell'esercito. Un paziente si trova in terapia intensiva.
Nel frattempo l'Usl sta cercando di accelerare le vaccinazioni e si è posta l'obiettivo di esaurire il secondo lotto di 1.170 dosi entro martedì 12 gennaio, in attesa di nuovi approvvigionamenti. "Siamo al lavoro sulla campagna vaccinale appena partita - assicura Lavevaz - che in questi giorni verrà intensificata: ci sarà bisogno della collaborazione di tutti affinché possa essere efficace". E il sindacato Spi-Cgil chiede alla giunta regionale di fare presto con piano vaccinazioni per "evitare che siano ancora gli anziani a pagare prezzo pandemia".
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