"La magistratura contabile - lo dico da componente dell'organo di autogoverno - non resterà insensibile alle parole pronunciate in Corte dei conti", durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, dal "premier Draghi, quando ha invitato a riflettere sui limiti del sistema attuale, esortando a investire di più sulla funzione consultiva e sui controlli preventivi, anche per evitare situazioni di responsabilità sproporzionate". Lo ha detto durante una conferenza stampa Massimiliano Atelli, componente togato del Consiglio di presidenza della Corte dei conti e procuratore regionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta.
"Pandemia e Recovery Plan - ha spiegato - pongono, con rinnovata forza, il tema della pubblica amministrazione e della sua capacità di riuscire ad essere davvero 'motore di sviluppo' per il Paese. E' perciò necessaria, adesso, anche quella che ieri Roberto Cingolani ha chiamato 'transizione burocratica', perché in un tempo la cui unità di misura - unica - sono i prossimi 6 anni, occorrerà prendere le decisioni giuste, rapidamente, con buon senso, perseguendo effetti utili generali di lunga durata.
Affinché questo possa accadere occorrono procedure sgravate degli aspetti non strettamente utili all'obiettivo, e un contesto istituzionale che offra - a chi nella pubblica amministrazione deve prendere decisioni importanti - di poter contare su più certezze anticipate".
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