Nell'anno della pandemia sono cresciuti i ricorsi depositati al tribunale amministrativo regionale della Valle d'Aosta. Sono stati 80 nel 2020, contro i 51 del 2019. Si tratta di un aumento "sensibile, sempre rapportato ovviamente alle dimensioni sociali e demografiche di questa Regione valligiana e, di riflesso, della struttura del suo Tribunale", commenta Silvia La Guardia, presidente del Tar della Valle d'Aosta, nella relazione per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2021. A causa delle restrizioni anti-Covid non si è svolta la consueta cerimonia in presenza, come nemmeno il convegno nazionale programmato a marzo ad Aosta per il trentennale della legge 241/1990, considerato un caposaldo della disciplina del procedimento amministrativo.
Prevalgono i ricorsi per urbanistica ed edilizia (18), seguiti da quelli per appalti (12), concessioni e autorizzazioni (12).
Sono stati 67 i ricorsi definiti nel 2020: 12 hanno avuto sentenze di accoglimento, 33 sono stati respinti e gli altri hanno avuto esiti processuali diversi. Le sentenze appellate al Consiglio di Stato sono state 12: ad oggi quattro appelli sono definiti con sentenza di reiezione e per altri cinque c'è stato l'esito cautelare, con quattro ordinanze di rigetto della richiesta di sospensione e una di accoglimento. Al 31 dicembre 2020 erano 44 i ricorsi pendenti.
"Data la modestia dei numeri, i tempi medi di definizione dei ricorsi sono stati assai brevi, registrando un ulteriore calo rispetto ai già celeri tempi degli ultimi anni", aggiunge La Guardia.
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