"Abbiamo parlato di Jeunesse come gruppo di giovani dell'Union Valdôtaine. Sono due le visioni: la prima vede noi giovani come un gruppo che deve essere fedele all'Union Valdôtaine come movimento e l'altra che vede noi giovani come voce critica del movimento. Noi abbiamo una terza visione, la Jeunesse è il movimento autonomista del futuro questo perché è sempre stato il luogo in cui si sono formate le future generazioni di autonomisti, è il luogo in cui ci si forma e si costruisce qualcosa di concreto da un punto di vista politico". Lo ha detto Frederic Piccoli, 'animateur' della Jeunesse Valdôtaine, durante le celebrazioni per il 75/o anniversario del movimento giovanile dell'Union valdotaine.
"La Jeunesse - ha aggiunto - ha la responsabilità di immaginare il futuro del mondo autonomista e deve lavorare per difendere il nostro particolarismo e la nostra autonomia, lo deve fare con le forze di tutti i giovani non solo quelli che portano un cognome valdostano". "In questi anni - ha proseguito - abbiamo parlato tanto di réunification, la prima cosa che dobbiamo fare è riunire le persone e non i movimenti, dobbiamo farlo creando nuovi schemi cercando si essere innovativi".