Sette anni di reclusione ciascuno per Loreno Vuillermin (71), Renza Dondeynaz (67) e per il figlio Ivan Vuillermin (48): è la condanna inflitta dal Tribunale di Aosta ai tre, imputati in qualità di soci dell'impresa Edilvu di Challand-Saint-Victor, nel processo ordinario sul presunto giro di corruzione in appalti pubblici, con epicentro nel Comune di Valtournenche, risalente al periodo 2014-2018. Erano accusati di concorso in corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. E' stata disposta una provvisionale immediatamente esecutiva di 20 mila euro alla parte civile e la confisca dei 295 mila euro già sotto sequestro. Sono inoltre stati interdetti dai pubblici uffici per sette anni.
Secondo gli avvocati difensori non è una sentenza equa in quanto erano tutti incensurati e non sono state concesse le attenuanti generiche. “Ivan Vuillermin – aveva detto stamane il suo avvocato durante l’arringa in aula – si è trovato travolto da questo processo per una serie di accadimenti sfortunati. E’ un uomo totalmente incensurato, con un buon lavoro, una famiglia, lontano da qualsiasi aula giudiziaria penale”. Il legale di Loreno Vuillermin e di Renza Dondeynaz ha affermato, durante l’arringa, che “non c’è stato alcun danno per la stazione appaltante e nessun illecito vantaggio per l’operatore economico e neppure atti contrari ai doveri d’ufficio fatti da Chiavazza”. In base alle indagini la Edilvu aveva versato circa 50 mila euro di tangenti in cambio di lavori all'ex capo dell'ufficio tecnico di Valtournenche, Fabio Chiavazza, figura chiave dell'inchiesta. Chiavazza era stato condannato a sei anni di reclusione, nel giugno 2021, al termine del processo con rito abbreviato davanti al gup di Aosta.