Si terrà nel fine settimana, tra venerdì e sabato prossimi, il secondo giro di "consultazioni" convocato dagli autonomisti di maggioranza (Union Valdostaine, Alliance valdotaine e VdaUnie) per superare l'attuale 'crisi' politica in Regione. "In questi giorni - spiega Cristina Machet, presidente dell'Union valdotaine - ci siamo concentrati soprattutto sull'analisi dei punti programmatici da portare nelle trattative. Vogliamo capire se e come allargare la maggioranza". Tra i punti c'è anche una nuova legge elettorale "per dare stabilità all'amministrazione regionale". Inoltre sul tavolo ci sono: "la creazione di una scuola realmente bilingue, la riforma degli istituti tecnico-professionali, la valorizzazione dell'università della Valle d'Aosta, la prosecuzione nello sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili da parte della Cva, azioni di sostegno verso le famiglie e i soggetti fragili, la prosecuzione delle attività volte alla costruzione del nuovo ospedale, il contrasto al cambiamento climatico, il completamento della riforma del sistema degli Enti Locali, la valorizzazione dell'agricoltura e dell'allevamento, la tutela del sistema idrico valdostano, la creazione di un "marchio ombrello" per la tutela di tutte le specificità, l'approvazione del piano regionale dei trasporti, e la prosecuzione degli investimenti per il rinnovamento degli impianti strategici nei principali comprensori sciistici e delle attività propedeutiche alla fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche". Il Consel fédéral dell'Union valdotaine sarà convocato all'inizio della prossima settimana per esaminare i risultati delle consultazioni. "Tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo" aggiunge Machet. Un eventuale accordo non arriverà comunque prima della prossima riunione del Consiglio Valle, in programma l'11 e il 12 maggio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA