La procura di Aosta ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per il dottor Paolo Millo, di 54 anni, primario della Struttura complessa di Chirurgia generale dell'ospedale regionale Parini, nell'ambito di un'indagine relativa al concorso per l'assunzione di due medici chirurghi. E' accusato di tentata concussione. Secondo gli inquirenti avrebbe fatto pressione su un candidato, ai primi posti della graduatoria finale di un concorso indetto dall'Usl valdostana, affinché rinunciasse a favore di un altro medico.
Il processo si svolge con il rito abbreviato davanti al gup Luca Fadda. La sentenza è attesa il prossimo 21 luglio. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Aosta sono state coordinate dal pm Luca Ceccanti.
La difesa ha chiesto l'assoluzione 'perché il fatto non sussiste'. "Il dottor Millo ha agito nel pieno rispetto dei suoi doveri istituzionali - dichiara l'avvocato Corrado Bellora, che lo assiste con la collega Vania Cirese - senza commettere alcun reato". Secondo l'avvocato Bellora il professionista "non ha fatto alcuna pressione, semplicemente ha contattato le persone che erano in graduatoria, come è prassi fare da parte di tutti i primari, per spiegare loro cosa sarebbe venuti a fare e sapere cosa erano in grado di fare. La graduatoria, tra l'altro scaduta, era di cinque anni prima, del 2015, e in questo arco di tempo chiaramente si possono anche cambiare le proprie mansioni.
Parliamo dell'aprile 2020, in piena emergenza Covid, quando la chirurgia era diversa, si occupava soprattutto di urgenza".