Per realizzare il collegamento di Cime Bianche "al momento dell'appalto si andrà a oltre 100 milioni di euro, una zavorra che rischia di affossare il sistema valdostano. Con una cifra del genere la Valle d'Aosta rischia il default. Non siamo più ai tempi dell'aeroporto". Lo ha detto Alexandre Glarey, del direttivo di Adu Vda, durante la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione dell'escursione 'Una salita per il vallone , in difesa delle Cime Bianche', in programma sabato 6 agosto, con ritrovo alle 8.30 in località Saint-Jacques, in Val d'Ayas.
"Io sfido chiunque - ha aggiunto Glarey - ad avere una stima dei ritorni turistici, tra crisi climatica e pandemia. Quindi bisognerà avere un po' più di prudenza. Quest'opera avrà impatti economici e sociali". Secondo Daria Pulz (direttivo di Adu Vda) "ci troviamo di fronte a un aut aut. O decidiamo di costruire e distruggere sperperare denaro pubblico altrimenti decidiamo di conservare e trasmettere". Inoltre, ha aggiunto, "alcuni albergatori di Cervinia hanno parlato di un costo di 66 milioni di euro, un pugno nello stomaco di questi tempi, e di 5.000 posti di lavoro, una promessa berlusconiana".
Marco Soggetto, rappresentante del progetto fotografico 'L'ultimo vallone selvaggio', ha ricordato le "18 croci blu scoperte dentro e fuori l'area protetta, croci che sono uno strappo a un ecosistema perfetto". La sua compagna, Annamaria Gremmo, ha sottolineato che anche quest'anno "il vallone di Cime Bianche è al primo posto tra i luoghi del cuore Fai più votati in Valle d'Aosta".
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