La proposta di legge sullo sviluppo della mobilità sostenibile in Valle d'Aosta approderà nell'aula del Consiglio regionale. Il nuovo testo, risultante dal coordinamento di due progetti di legge, ha oggi ottenuto il parere favorevole delle commissioni terza 'Assetto del territorio' e quarta 'Sviluppo economico', riunite congiuntamente. I gruppi Lega VdA, Mouv', M5S e Misto si sono astenuti.
"È l'avvio di un percorso mirato al perseguimento di una Valle d'Aosta sostenibile e sempre più amica dell'ambiente, come deliberato dal Consiglio Valle con la strategia Fossil Fuel Free, spiegano i presidenti della terza e della quarta Commissione, Alessandro Nogara (Av) e Giovanni Barocco (Uv).
"Dai prossimi mesi, finalmente, - proseguono - i cittadini avranno accesso a incentivi che contribuiranno a innescare un processo virtuoso, urgente e non più rinviabile di costruzione di una politica di riduzione dell'inquinamento e di contrasto ai cambiamenti climatici".
Secondo Manuela Nasso (M5s) "il testo approvato demanda alla Giunta regionale decisioni politiche che spetterebbero al Consiglio e non all'Esecutivo; è poi assente una nuova pianificazione urbanistica in seguito ad un cambiamento della mobilità urbana e mancano gli approfondimenti sul trasporto pubblico su gomma. Con i colleghi del M5S ci riserviamo di presentare degli emendamenti in Aula".
M5s, troppe decisioni sono demandate a Giunta - "I componenti di maggioranza hanno frettolosamente licenziato una proposta di legge che stanzia molte risorse ma che non le indirizza in modo adeguato al fine di ottenere la riduzione delle emissioni clima-alteranti e del traffico". È questo il commento del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle dopo il via libera delle commissioni al progetto di legge sulla mobilità sostenibile. "Il nostro gruppo si è astenuto - spiegano i consiglieri del M5S - in quanto nel testo troppe decisioni importanti sono demandate alla Giunta esautorando il potere legislativo del Consiglio". "Sono inoltre assenti - aggiungono - una progettualità sul trasporto pubblico su gomma e indicazioni sull'intermodalità tra i vari tipi di trasporto. La scelta dei mezzi ammessi al finanziamento dovrebbe rispettare determinati parametri tecnici virtuosi anziché essere indirizzata a specifici automezzi, in questo modo verranno esclusi mezzi innovativi, non ancora sul mercato, che nonostante saranno meno inquinanti non beneficeranno del contributo". Secondo il M5s "mancano poi gli incentivi economici per la mobilità senza motore (bicicletta, pedonale, monopattino...). Infine non ci sono iniziative significative sulla gestione del car-sharing e del car-pooling". Il Movimento 5 Stelle "vuole che questa sia una legge non solo che distribuisca contributi a pioggia ma che miri a una visione rivoluzionaria della mobilità sostenibile e virtuosa nella nostra Regione".
Trasporti: Lega, Mouv e Restano, necessari approfondimenti - I gruppi consiliari Lega Vallée d'Aoste, Mouv' e il consigliere Claudio Restano (La Valle d'Aosta che Cresce) a proposito della proposta di legge sulla mobilità sostenibile "ritengono estremamente riduttivo concludere così frettolosamente la fase di elaborazione del disegno di legge in questione poiché ulteriori approfondimenti dei contenuti e il confronto con le categorie interessate avrebbero permesso di raggiungere un testo di legge esaustivo e degno degli obiettivi e delle finalità che si propone". "Inoltre - aggiungono - solamente nel corso della riunione delle Commissioni, i gruppi sono venuti a conoscenza dell'intenzione di utilizzare circa 20 milioni di euro in 4 anni per finanziare questa iniziativa, che saranno tolti dai fondi destinati a favorire l'occupazione e lo sviluppo delle imprese e dagli ulteriori investimenti previsti per il potenziamento delle piste ciclabili". Tra le varie obiezioni, i gruppi di opposizione evidenziano che "il testo che è stato presentato appare evidente che la principale categoria di veicoli soggetti a contributo sarà quella con fascia di prezzo maggiore, questo a tutto vantaggio delle fasce sociali con reddito più elevato". Inoltre "il testo attuale - aggiungono - mortifica il ruolo delle Commissioni e della potestà legislativa del Consiglio, dando, di fatto, pieno potere alla Giunta per quel che concerne l'ulteriore definizione di criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti".
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