Sono 31 i beni confiscati in Valle d'Aosta alla criminalità organizzata. Di questi gli unici già assegnati dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata sono due terreni e cinque fabbricati a Challand-Saint-Victor, devoluti al Comune. Gli altri si trovano a Quart, Aosta, Charvensod, Valtournenche, Courmayeur e Gaby. E' quanto ha riferito oggi, in Consiglio regionale, il presidente della Regione Antonio Fosson, rispondendo a una interrogazione del M5s.
"Riutilizzare i beni è importante, - ha sottolineato la consigliera Manuela Nasso (M5s) - non solo per il loro valore economico ma anche per una questione morale: come vediamo anche dall'attualità, la criminalità organizzata ha agito e agisce anche nella nostra regione, e questo tema non deve essere un tabù". Secondo il presidente Fosson "questa è una normativa importante: forse non si ha abbastanza la sensazione che lo Stato proceda in questa direzione, anche perché la gestione passa attraverso l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata".
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