Sono 2017 gli interventi portati avanti nel 2019 dai cinque operatori che svolgono la funzione di 'Custode sociale' ad Aosta. Si tratta di una figura di "ascolto, compagnia e sostegno" prevista dal bando di co-progettazione tra il Comune di Aosta e il raggruppamento di Cooperative sociali (L'Esprit àl'Envers soggetto capofila) che si è aggiudicato la gestione di interventi innovativi e sperimentali all'interno dei servizi per gli anziani.
"La figura del custode sociale - ha spiegato Federica Obino, coordinatrice della coprogettazione 'Anziani attivi' - esiste già dal 2004, con altri nomi: inizialmente collocata solo nel Quartiere Cogne, si è allargata poi al Quartiere Dora ed ora si rivolge a tutti i residenti della città di Aosta. E' un servizio che si colloca sul piano della prevenzione, che prevede di intervenire prima che le situazioni possano peggiorare e prima che sia necessaria un'assistenza più continuativa". I destinatari sono circa 800 persone, per lo più over 65. Si sono rivolti al Custode sociale per ottenere informazioni (contributi, modalità di accesso ai servizi, eccetera), per piccole commissioni (acquisto medicinali, consegna pratiche, spesa alimentare), per avere un aiuto pratico a domicilio (ad esempio in occasione di traslochi), per affiancamento durante visite o controlli sanitari o semplicemente per avere un ascolto e un po' di compagnia in un momento di solitudine. "I custodi sociali sono figure estremamente importanti per la funzione di ascolto, mediazione e aiuto che svolgono nei confronti delle persone sole e/o in difficoltà, costruendo reti di relazione tra loro e con loro, e sollevandole dal peso delle piccole incombenze quotidiane" ha commentato Luca Girasole, Assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta.