George Clooney e Amal Alamuddin si sono sposati in Municipio a Venezia e la città, dopo quattro giorni di 'Dolce vita', è tornata alla realtà, ai problemi del quotidiano. L'occhio che fino a stamane era puntato sulla Hollywood in laguna, dal primo pomeriggio - quando i due sono partiti per Londra - è tornato a guardare l'assalto del turismo di massa, i problemi economici del Comune commissariato, che i dipendenti di Ca' Farsetti hanno rilanciato con urla e slogan proprio mentre la coppia chiudeva il proprio lungo week end di feste blindate. Adesso il 'sì' di Clooney e signora è ufficiale, con firma sul registro del Comune, secondo la legge italiana. Lo sbarco a Venezia di venerdì - con George e Amal arrivati in pullmino carichi di bagagli - aveva fatto scattare la Clooney mania. Più ancora di quando il divo arriva alla Mostra del Cinema del Lido, perché stavolta c'era l'addio alla vita da single dell'uomo più ambito del globo.
L'avvocatessa Amal e il divo si sono detti 'I do' nelle sale di Ca' Farsetti, off-limits a pubblico e giornalisti, davanti all'amico Walter Veltroni, che con la fascia tricolore ha letto i tre articoli del codice civile che sanciscono l'unione. Un tragitto breve in motoscafo quello che aveva portato George e Amal dal loro hotel a Ca' Farsetti. Lui in sobrio abito grigio, camicia azzurra e cravatta su tono, lei elegantissima, con blusa e ampi pantaloni bianchi, con largo cappello dello stesso colore. Hanno salito rapidamente lo scalone del palazzo municipale e raggiunto la sala degli stucchi, dove hanno pronunciato il loro 'sì' in italiano. La firma dei documenti, ed un cadeau istituzionale: un 'leone alato' in vetro di Murano donato dalla città. L'ultimo atto di oggi è costato altre lunghe ore di attesa per fan, curiosi e fotografi assiepati all'esterno.
Ma la cerimonia del matrimonio 'italiano' è durata solo una decina di minuti. All'uscita la coppia è risalita sul motoscafo 'Amore' e si è concessa alla gente per gli ultimi saluti, gli ultimi sorrisi di queste nozze veneziane, prima di dirigersi verso l'aeroporto 'Marco Polo', destinazione Londra. Forse non hanno neppure fatto in tempo a capire che all'esterno di Ca' Farsetti da una parte c'erano le grida di gioia di fan e ammiratori, dall'altra quelle di rabbia dei dipendenti comunali giunti con striscioni di protesta (alcuni volgari), nascosti al momento opportuno da un cordone di agenti in tenuta antisommossa. Niente tradizionale lancio del riso agli sposi, ma il crepitio degli scatti dei telefonini, mentre le reflex con potenti zoom dei fotoreporter erano appostate sull'altro lato del Canal Grande, in Riva del Vin, e sulle finestre delle case. 'Amore', guidato dal fedelissimo Sandro Greco, uomo-ombra di Clooney in laguna, che oggi è stato uno dei due testimoni degli sposi assieme al capo dello staff della quattro giorni, si è allontanato nella direzione opposta dalla quale era giunto, seguito dalle barche di scorta e da quelle di fotografi e operatori.
Dalle rive del Canal Grande un susseguirsi di foto e saluti da turisti e veneziani. Mentre George e Amal sfilavano oltre, una ragazzina ha chiamato casa, urlando incredula: "Mamma non sai chi ho visto!". Intanto per i fan rimasti 'storditi' a Ca' Farsetti e per i fotografi iniziava il controllo delle immagini, per assicurarsi di aver preso lo scatto migliore. Quattro giorni di show hollywoodiano, con l'unica assenza del momento forse più atteso: il giro in gondola della coppia dell'anno. Poi, come nei film, titoli di coda e 'The end'.
George Clooney e Amal Alamuddin sono arrivati a Ca' Farsetti, poco prima delle 13.30, per confermare con rito civile la loro promessa di matrimonio formulata, con scambio di anelli, sabato scorso. Il motoscafo 'Amore' con a bordo la coppia è giunto a Ca' Farsetti, sede del Comune, tra le urla dei fan, circondato da altre imbarcazioni, in particolare quelle di fotografi e operatori televisivi.
Amal Alamuddin in un abito bianco lungo e un cappello bianco a tesa larga, mentre Clooney è in abito grigio.
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