E' stata riaperta a Cortina d'Ampezzo la strada regionale 48 travolta l' altra notte da una valanga di fango, sassi e detriti che hanno coinvolto ed ucciso una donna, Carla Catturani, 60 anni, che stava attraversando la zona con la sua auto. Se la circolazione stradale, da Cortina a Misurina, è stata ripristinata, c'è invece ancora molto da fare per rimettere in sesto il borgo di Alverà ancora sotto una 'coperta' di fango e detriti, con massi ai lati per la cui rimozione e il ripristino dell'intera zona ci vorranno almeno tre giorni.
Rimangono inagibili, per il momento, il ristorante 'Lago Scin' e le 15 case del borgo, mentre la cinquantina di persone che vi alloggiavano, trasferite altrove, dovranno attendere giorni prima di riprendere possesso degli immobili. Più tempo ci vorrà per 'svuotare' il torrente il cui alveo è ancora minaccioso. "Le previsioni del tempo non sono delle migliori e destano preoccupazioni" ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Belluno, Vincenzo Giordano, che con i suoi uomini stanno lavorando ininterrottamente dalle prime ore di ieri, con il supporto della protezione civile e delle forze dell'ordine. Al Centro operativo comunale, installato nella locale caserma dei carabinieri, si susseguono incontri di natura tecnica e operativa fino ad emergenza finita.