Sono cresciute anche nel 2018,
benché con velocità dimezzata (+3,8%) rispetto all'anno
precedente (+8,4%), le entrate legate ai flussi turistici nel
Veneto. E' uno dei molti dati emersi oggi, a Treviso, nel corso
della 19/a conferenza dal titolo "L'Italia e il turismo
internazionale" promossa dal Centro internazionale di studi e
dell'economia turistica (Ciset) dell'università Ca' Foscari, di
Venezia, in collaborazione con Banca d'Italia.
Sia nel Nordest sia in Veneto, hanno rilevato gli esperti che
si sono succeduti al tavolo dei relatori, la crescita di ricavi
è stata trainata soprattutto dalla spesa dei viaggiatori per
motivi di vacanza e, in particolare, da quelli che si sono
recati nelle località balneari e nelle città d'arte. Nella
regione i maggiori contributi sono giunti da turisti tedeschi,
statunitensi, francesi e cinesi. Questi ultimi, grazie
all'incremento sia dei loro flussi sia della spesa media pro
capite, (176 euro), fanno registrare un significativo +45%
dell'introito per vacanza. Calano invece gli indicatori per il
turismo russo (-10%) e per quello brasiliano (-6%) a causa delle
criticità economiche degli ultimi anni in entrambi i
mercati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA