"L'Europa non sono i 'Dieci
comandamenti', l'Europa è anche un contesto dove si va a
trattare e a negoziare facendo l'impossibile per portare a casa
un risultato. Poi si parla sempre di infrazioni comunitarie:
ricordo che il Paese che ne ha di più è la Germania, non
l'Italia". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia,
riferendosi al ruolo che l'Italia può giocare in Europa dopo
l'esito del voto di domenica. Trattare con l'Europa per Zaia lo
si fa "perché da queste elezioni è uscita una forza politica
autorevole".
"I vincoli si cambiano nel momento in cui riparte l'economia
- ha proseguito - Se riparte sono risolti tutti i problemi,
altrimenti l'Europa non ci viene ad aiutare. Sui negoziati ci
penserà il Governo. L'unica cosa che chiedo - ha concluso - è
che si faccia l'Autonomia, suffragata anche dal voto in quelle
regioni che si diceva la temessero. Il mio nome viene fuori per
i ruoli più vari prima o dopo ogni elezione, non vado a fare il
Commissario in Europa - ha rilevato - Sono manfrine".
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