La Biennale Arte 2019 ha chiuso i
battenti a Venezia con un bilancio di quasi 600mila visitatori
(593.616), ai quali si aggiungono 24.762 presenze durante la
pre-apertura. Nella giornata di chiusura della 58/a Esposizione
Internazionale d'Arte, il presidente della Biennale, Paolo
Baratta, e il curatore, Ralph Rugoff, hanno incontrato i
visitatori, per esaminare il lascito della Mostra, intitolata
"May You Live In Interesting Times", e tracciare le
considerazioni su un'edizione che ha richiamato anche quest'anno
un grande interesse del pubblico. Importante la presenza dei
giovani: i visitatori sotto i 26 anni hanno rappresentato il 31%
del totale. Le visite di gruppo sono state il 17% del pubblico
complessivo.
"Sono trascorsi ventuno anni dalla riforma della Biennale. La
58/a esposizione internazionale d'arte - ha detto Baratta - ci
ha invitato a considerare sempre il corso degli eventi umani
nella loro complessità, invito che ci appare particolarmente
importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso
di semplificazione generato da conformismi e paure". Per
Baratta, "May You Live In Interesting Times" "è un titolo che
così interpretato riassume anche le stesse ragioni d'essere di
una Biennale. Ma al di là del titolo anche questa Mostra, come
tutte quelle che si sono susseguite negli ultimi vent'anni, è
stata segnata da una particolare sensibilità al tema del
rapporto con il visitatore. Tutte le Biennali, infatti, hanno
mirato innanzitutto a rendere partecipe il visitatore alla
riflessione sull'arte e sull'indagine che gli artisti
contemporanei sviluppano continuamente su se stessi".
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