Non siamo un Paese attrattivo per
gli investitori stranieri: lo dice l'Ufficio studi della Cgia
sottolineando che le problematiche a cui sono sottoposti
quotidianamente gli imprenditori hanno innalzato nel tempo una
ipotetica barriera d'ingresso che "dirotta" altrove gli
interessi degli investitori esteri. Secondo gli Artigiani di
Mestre, con tante tasse, una burocrazia asfissiante, poca
certezza del diritto, una giustizia civile lenta e poco
efficiente, tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione
tra i più elevati d'Europa e un deficit infrastrutturale
spaventoso, non c'è da meravigliarsi se l'Italia si colloca al
penultimo posto nell'Unione Europea per gli investimenti diretti
esteri. Nel 2018, infatti, questi ultimi ammontavano al 20,5%
del Pil, pari a 361,1 miliardi di euro. Tra i paesi dell'Unione
Europea monitorati dall'Ocse, solo la Grecia registra un
risultato peggiore del nostro.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA