Nel mondo scolastico di oggi, più
che mai mosaico di etnie, nell'Europa che è segnata, ormai da
tempo, da una forte componente multirazziale, la religione che
viene insegnata è quella cattolica. Come può un insegnante di
religione relazionarsi con ragazzi che sono di un altro credo?
Prova a spiegarlo un insegnante di religione, Michele Trabucco,
che quotidianamente si relaziona, con curiosità e rispetto, con
alunni di religioni diverse. Il risultato è un libro-racconto,
"Storia di Bhen" (Intrecci edizioni, 122 pagine, 14 euro),
strutturato come un dialogo con un suo studente che vuole
sciogliere dei dubbi e sfatare anche molti pregiudizi nei
confronti della religione islamica.
Un "ideale" rapporto tra un professore e un alunno
proveniente dall'Afghanistan, giunto in Italia per compiere una
missione speciale. Una storia di umanità, contraddizioni,
diffidenze e riconciliazione che porta a riflettere
sull'incontro scontro tra culture e religioni diverse. "Ho
cercato di raccontare - scrive Trabucco - alcuni aspetti della
mia esperienza di insegnante e del rapporto tra cristianesimo e
Islam, tra fede e vita, tra accoglienza e rifiuto
dell'immigrato, tra lavoro e studio. È una testimonianza di un
lavoro che mi piace e appassiona molto e di un rapporto con gli
studenti e i colleghi che ogni giorno mi arricchisce umanamente
e professionalmente".
Sposato e padre di due figli, Trabucco è laureato in Scienze
dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale e in Scienze
Religiose, ha un master in Psicopedagogia e Didattica dei Dsa.
Il volume è introdotto dal una lettera del vescovo di Vicenza,
mons. Beniamino Pizziol: "Auspico - scrive - che questo dialogo
possa continuare in tante altre aule scolastiche, ma anche negli
ambienti dove le persone si incontrano, si aprono al dialogo e
si riconoscono come fratelli e sorelle tra di loro, desiderosi
di diffondere sulla terra i valori del bene comune, della
solidarietà e della pace".
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