Nel corso del 2019 la Guardia di Finanza del Veneto ha eseguito 48.605 interventi ispettivi e 2.816 indagini penali e contabili. Il dato, relativo al 2019 e all'emergenza Coronavirus del 2020, è stato reso noto in occasione della cerimonia per il 246/o di fondazione del Corpo, svoltasi al Comando Regionale Veneto della Gdf in Campo San Polo a Venezia.
E' stata inoltre deposta una corona d'alloro presso la Lapide dei Caduti della Guardia di Finanza alla Punta della Salute, con comandante Interregionale dell'Italia Nord-Orientale, gen. C.A.
Bruno Buratti, e il comandante regionale Veneto, gen. D.
Giovanni Mainolfi.
Nel contrasto all'evasione fiscale sono state svolte 38.000 ispezioni e 698 indagini con la scoperta di 1.029 reati fiscali e 1.575 denunce, di cui 40 arresti. Il valore dei beni sequestrati è di oltre 60 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a circa 670 milioni. Particolare attenzione è stata rivolta alle "frodi carosello", 234 casi scoperti; nel contrasto all'economia sommersa 677 soggetti sconosciuti al Fisco sono stati scoperti, per un'evasione di 132 milioni di euro di Iva. Inoltre, sono stati verbalizzati 608 datori di lavoro per 3.164 lavoratori in "nero" o irregolari.
Sul contrasto del contrabbando, sono stati eseguiti 181 interventi con il sequestro di 2.425 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e 14 mezzi aerei, navali e terrestri.
Contro gli illeciti nella spesa pubblica, 1.071 sono gli interventi complessivamente svolti, assieme a 162 deleghe d'indagine e 47 con la Corte dei conti. Le frodi scoperte sono state pari a circa 741 milioni di euro, mentre si attestano su quasi 700 mila quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con 147 denunce.
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