Tra i molti alberi abbattuti dal nubifrafgio di Verona c'è anche il cosiddetto "Cipresso di Goethe", un esemplare secolare divenuto vero e proprio simbolo del giardino di Villa Giusti, che per più di 500 anni ha accolto i visitatori al loro ingresso. La zona del giardino più danneggiata - spiegano i gestori della Villa - risulta essere quella più bassa, dove i bossi disegnano le geometrie del giardino all'italiana. Le forti raffiche di vento e la lunga grandinata hanno provocato la caduta di molti cipressi ed il crollo di parte del muro che confina con via San Zeno in Monte.
Anche alcune statue che ornano la parte bassa del giardino sono rimaste coinvolte dai crolli e danneggiate.
Il cipresso è diventato celebre grazie alle parole di Goethe nel suo "Viaggio in Italia". Dopo aver visitato Verona e il Giardino nel 1786, lo racconta così: "Quei rami li avevo presi nel Giardino Giusti, che è situato in posizione magnifica ed è ricco d'altissimi cipressi, ritti nel cielo come altrettante lesine, i tassi tagliati a punta tipici del giardinaggio nordico sono probabilmente imitazioni di questo splendido figlio della natura".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA