Un'antica fornace veneziana di
mosaico in vetro colorato, la Orsoni, attiva dal 1888, ospita
dal 10 settembre la prima edizione della Biennale del Colore, un
viaggio cromatico che si ripromette di coinvolgere i cinque
sensi del visitatore: il colore attraverso la letteratura, la
musica, il cibo, i profumi, i materiali, illustrato con diverse
rappresentazioni artistiche. Un'edizione zero, su invito, per
rispetto delle norme di sicurezza sul Covid, ma che vuole
lanciare un segnale positivo, di rinata creatività, per vincere
il momento di forte crisi e distanziamento sociale.
La Biennale sarà all'insegna del colore per antonomasia, il
rosso, declinato in tutte le possibili varianti. Orsoni, azienda
che fa capo al gruppo Trend, è una storica fornace di mosaico di
vetro colorato e ori 24 kt che possiede la più ampia "biblioteca
di libri di vetro colorato" al mondo, con più di 3.500 colori di
smalti veneziani di diverse tonalità e sfumature, ispirazione
per grandi artisti in tutto il mondo.
"E' proprio il connubio tra colore, Venezia e Orsoni che ci
ha portato all'idea di progettare una nuova edizione di biennale
capace di declinare il significato e il valore del colore nei
sensi e nelle arti - afferma Riccardo Bisazza, presidente di
Orsoni Venezia 1888 -. Il colore è il protagonista dell'evento:
narrato, suonato, assaggiato e profumato, stimolando tutti i
sensi mediante rappresentazioni artistiche".
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