(ANSA) - VENEZIA, 09 NOV - Nel giorno in cui i nuovi casi
rallentano - 2.223 in 24 ore - ma restano comunque a livelli
molto alti, il Veneto lancia l'allarme sulla persistenza della
'movida' nelle piazze del fine settimana, nonostante la chiusura
dei bar alle 18.00 e nonostante la regione 'balli' tra area
gialla e arancione. E il presidente Luca Zaia si scaglia contro
"quei signori", annunciando che il prossimo appuntamento è "alle
porte dell'ospedale".
Il Bollettino regionale odierno rimarca la pressione
ospedaliera, con 113 nuovi ricoveri nei reparti non critici
(totale 1.580), e 10 nelle terapie intensive, con totale a 203.
"Sono imbarazzanti - è il commento di Zaia - le foto viste in
questo ultimo fine settimana delle piazze strapiene di gente,
delle scampagnate. Sembra che si viva come non si fosse un
domani. Qui per colpa di pochi tutti rischiamo di rimetterci.
Non è che se si rinuncia ad una domenica di spritz, alla
'castagnata', cade il mondo. Se noi dovessimo guardare al
sistema ospedaliero - ha precisato - siamo in zona gialla senza
problemi, ma guardando ad altre situazioni non sono mica così
sicuro".
Zaia comunque non sembra intenzionato a 'strette' con
ordinanze regionali per limitare questi assembramenti, e ha
rilanciato l'invito all'uso "ossessivo" della mascherina e
all'igiene delle mani: "Se tutti lo facessero sempre non
staremmo qui a parlare di restrizioni". Ma a livello locale,
alcune amministrazioni si sono mosse autonomamente, come a
Chioggia (Venezia), con un'ordinanza restrittiva per il servizio
ai tavoli nei plateatici; a Padova il sindaco Sergio Giordani ha
annunciato una riunione per aumentare i controlli nelle piazze.
Per quanto riguarda la cabina di regia a Roma sulle 'zone',
Zaia ha annunciato che da domani il Veneto inserirà anche i test
rapidi nel numero dei tamponi per il Covid, che attualmente
comprende solo i molecolari "perché sono migliaia ogni giorno -
ha sottolineato - altrimenti il dato ci penalizza rispetto ai
positivi". Inoltre la Regione attiverà a breve una propria app,
che consentirà di seguire la remoto lo stato di salute dei
malati o dei soggetti positivi in isolamento a casa: si chiamerà
'Zero Covid Veneto'. "Da domani - ha annunciato Zaia - saremo in
Consiglio regionale per lavorare sui problemi normativi relativi
alla privacy, dopodiché potremmo chiedere ai cittadini di
scaricare volontariamente la app per essere seguiti da remoto.
Questa non traccia niente, consente solo di seguire i malati a
distanza, e non è in contrapposizione con Immuni". (ANSA).