(ANSA) - VENEZIA, 10 NOV - (AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO
IN RETE ALLE 18.27)
E' durato lo spazio di un giorno il sollievo del Veneto per la
scampata 'retrocessione' in fascia arancione delle misure
anti-Covid. Oggi l'Istituto superiore di sanità l'ha inserito
nel gruppo di 4 regioni - con Emilia Romagna, Campania, Friuli
Venezia Giulia - per le quali, sulla base dei dati dell'ultimo
monitoraggio, sarebbe opportuno anticipare i provvedimenti più
restrittivi. Questo perchè il report indica che anche queste
regioni sono entrate in scenario 4 a rischio moderato con alta
probabilità di progressione.. Tuttavia in serata, fonti
qualificate contattate dall'ANSA, hanno chiarito che nessuna
nuova ordinanza è prevista. I dati del monitoraggio avvenuto
ieri hanno portato portato all'ordinanza già firmata dal
ministro Speranza che ha lasciato il Veneto in fascia gialla.
Oggi però è stata un'altra giornata pesante sul fronte dei
numeri del virus: il Veneto ha contato 48 morti in più rispetto
a ieri, per un totale di 2.643 decessi dall'inizio
dell'epidemia. E dopo l'apparente frenata del fine settimana,
sono tornati a salire i nuovi positivi, 2.763 in 24 ore, per
complessivi 8.4.255. Un balzo inferiore, però, rispetto agli
aumenti giornalieri record, oltre 3.000, registrati nei giorni
scorsi. Non rallenta invece la pressione sugli ospedali i
ricoverati nei reparti non critici sono 1.696 (+116)), i
pazienti in terapia intensiva salgono a 210 (+7), dei quali 204
positivi.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto
informarsi sull'evolversi della situazione telefonando al
governatore Luca Zaia. "Mi ha chiamato il Capo dello Stato per
chiedere informazioni su come sta andando. Ho ringraziato per
l'interesse - ha detto Zaia - , ho parlato lungamente della
situazione, la preoccupazione che i comportamenti di pochi, che
inficiano la situazione di molti".
Zaia ha riferito inoltre di star lavorando per concordare con
le regioni confinanti, attualmente ancora in fascia gialla,
un'ordinanza in linea sulle misure restrittive, non coercitive,
che possano essere d'aiuto soprattutto agli operatori della
sanità. "Sarà un'ordinanza - ha precisato - con buone pratiche
per quanto possibile, per evitare che se qui chiudiamo i centri
commerciali, al di là del confine con Friuli Venezia Giulia o
Emilia-Romagna non ci sia un''isola di salvezza'. (ANSA).