La Guardia di Finanza di Rovigo ha
denunciato 12 persone per aver indebitamente percepito il
Reddito di Cittadinanza e i buoni della cosiddetta "solidarietà
alimentare". I finanzieri hanno passato al setaccio la
documentazione relativa a 150 persone. Al termine sono state
denunciate 9 persone, residenti in vari comuni rodigini, che pur
di ottenere l'accesso al beneficio, hanno dichiarato falsamente
di averne diritto, autocertificando qualità proprie o dei
propri familiari non rispondenti al vero, ricevendo, nel
complesso, somme per circa 90.000 euro. In particolare, 8 di
queste hanno falsamente dichiarato di essere residenti in
Italia da almeno 10 anni; in un altro caso è stato invece
individuato un imprenditore che pur avendo percepito un reddito
di impresa di circa 43.000 euro, aveva invece attestato nella
domanda presentata all'Inps un reddito pari a zero. Il reato
prevede una condanna da 2 a 6 anni di carcere. Nel corso delle
indagini è stato inoltre scoperto che 3 persone avevano avuto
accesso, senza averne titolo, ai cosiddetti "buoni spesa covid"
destinati all'acquisto di generi di prima necessità sulla base
dei criteri stabiliti da ciascun comune. Si tratta di un
italiano e di due nomadi (di questi, uno con numerosi precedenti
di polizia). Pe queste tre persone è stata comminata una
sanzione pecuniaria che varia da 5.164 a 25.822 euro.
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