Il Veneto più del 15% delle
ragazze non studia, non lavora e non segue nessun percorso
formativo, ma la regione è comunque la seconda più virtuosa in
tal senso dopo il Trentino. Lo afferma il nuovo Atlante
dell'infanzia a rischio "Con gli occhi delle bambine" diffuso a
pochi giorni dalla Giornata mondiale dell'Infanzia e
dell'Adolescenza da Save the Children. In Veneto già prima della
crisi il 15,4% dei minori viveva in povertà relativa; asili nido
solo per l'11,6% dei bambini; dispersione scolastica all'8,4%,
seconda percentuale più bassa in Italia dopo la provincia di
Trento. In Italia, circa 1 milione e 140 mila ragazze tra i 15 e
i 29 anni rischiano, entro la fine dell'anno, di ritrovarsi
nella condizione di non studiare, non lavorare e non essere
inserite in alcun percorso di formazione, rinunciando così ad
aspirazioni e a progetti per il proprio futuro. Un limbo in cui
già oggi, in Veneto, è intrappolato il 15,6% delle giovani,
contro il 9,5% dei coetanei maschi.
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