(ANSA) - VENEZIA, 26 NOV - La curva del contagio non accenna
a fermarsi in Veneto, dove si contano quasi 4.000 positivi in
più (3.980 per la precisione) nelle ultime 24 ore. Il dato
imponente, frutto anche della grande mole di tamponi fatti,
mostra che non c'è finora un'inversione di tendenza. Il
governatore Luca Zaia, dopo aver lanciato un appello agli
infermieri perchè prestino volontariamente, in straordinario,
ore di servizio nelle Case di riposo, conferma che i dati stanno
crescendo e che "la pressione ospedaliera" è elevata. Ma non è
pessimista, e attende il 'verdetto' del monitoraggio settimanale
Covid (domani) forte di numeri che definisce "assolutamente
solidi" soprattutto nell'indice Rt, e nella tenuta del sistema
sanitario. Che però si avvicina al 'fondo scala' del nuovo piano
di sanità pubblica, con ormai 3.000 posti occupati negli
ospedali da malati Covid, tra reparti medici e terapie
intensive. Proprio sui dati di queste ultime Zaia è stato
perentorio: "non si discute il fronte delle terapie intensive:
ci sono quelle previste per legge, 877, e anche quelle che
abbiamo fatto in più, 123".
Il Veneto si prepara già ad accogliere le future scorte di
vaccino anti-Covid 19, ed ha inviato al commissario
straordinario Domenico Arcuri la tabella con i dispositivi di
conservazione già presenti negli ospedali, per un totale di
9.509 litri, in attesa della consegna di frigoriferi per altri
21.700 litri, che farà capo soprattutto alle strutture di
Padova. Si tratta di impianti con temperature fino a -80 gradi,
oltre che per range di conservazione inferiori (+4/-20 -15/-30).
Intanto la regione ha deciso l'avvio da domani di uno
screening di massa nel comune di Auronzo di Cadore, uno dei più
colpiti dal virus. Tutti gli abitanti di Auronzo, e le persone
che vi lavorano, tra i 41 e i 75 anni saranno sottoposti a
tampone.
Con i 3.980 casi di oggi il Veneto raggiunge da inizio
epidemia la quota di 134.056 positivi. I morti sono invece 3.051
(+ 72 vittime). (ANSA).