Confindustria Vicenza rilancia
l'allarme sulla Brexit, in particolare sui contraccolpi che non
un'eventuale uscita del Regno Unito senza accordo potrebbe avere
sull'export . "Per Vicenza l'export verso la Gran Bretagna -
dicono gli industriali berici - vale quasi un miliardo l'anno,
un no-deal, associato alla pandemia, è assolutamente da evitare"
Si avvicina la fine del cosiddetto periodo di transizione allo
scadere del quale avrà effetto la Brexit; ma, ad oggi, l'unica
cosa certa è che a partire dall'1 gennaio prossimo torneranno i
controlli di dogana nelle relazioni commerciali tra Regno Unito
ed Europa. "L'uscita del Regno Unito dalla UE ci preoccupa
molto, tanto più se questa uscita non sarà accompagnata da un
accordo commerciale che istituisca un'area di libero scambio e
regole armonizzate dei commerci - afferma Remo Pedon,
Vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega ai mercati
esteri -. Per Vicenza, la Gran Bretagna rappresenta quasi un
miliardo di euro di esportazioni, il quarto mercato più
importante per i nostri prodotti". Sono 1.400 le aziende
vicentine che commerciano con il Regno Unito. Confindustria
Vicenza lancia nuove iniziative per aiutare le aziende a gestire
questa complicata fase: la prima è un webinar, in collaborazione
con Intesa Sanpaolo e The British Chamber of Commerce for Italy;
che si terrà martedì 1 dicembre alle 10.30, intitolato "L'uscita
di UK dalla UE: cosa aspettarci a partire dall'1 gennaio 2021
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