(ANSA) - VENEZIA, 11 DIC - Scende l'indice Rt in Veneto - è
allo 0,92 rispetto all'1,11 della settimana precedente - e il
governatore Luca Zaia si dice convinto che questo permetterà
alla regione di restare in area gialla. "Ci diranno questa sera
in che area saremo, - afferma - ma con un Rt che scende
rimarremo in quella gialla. Non ci sono alternative".. Però i
dati del virus non sono tranquillizzanti: i nuovi casi positivi
continuano a viaggiare sulla soglia dei 4.000 ogni 24 ore (oggi
3.883), e anche il conteggio dei decessi è molto pesante: 108 le
vittime in più rispetto a gioved', per un totale di 4.659 morti.
Il dato complessivo degli infetti sale invece a 181.451. C'è
però da dire che Veneto fa molti tamponi, e registra i contagi
anche attraverso i test rapidi anti-genici, diversamente da
altre Regioni. Per questo Zaia ha annunciato che chiederà al
Ministero della Salute che nell'incidenza dei positivi venga
preo in considerazione il totale dei test molecolari e di
rapidi: "noi facciamo tanti test: oggi 56.430 tamponi, di cui
16.300 molecolari e 40.130 rapidi. E' ovvio che troviamo 3.883
positivi, che valgono il 6,8%. Questo è un dato statistico. Noi
vorremmo aver in mano un quadro generale standardizzato dei
numeri di tutte le regioni. Perchè i numeri assoluti non
vogliono dire nulla". In Veneto, ha ricordato Zaia "facciamo un
numero di tamponi quotidiano che alcune regioni riescono a fare
in una settimana" . Il fatto che si ragioni con numeri assoluti
- ha insistito il governatore - non ci aiuta.". Per Zaia c'è da
evidenziare "l'aspetto di virtuosità del Veneto: noi facciamo i
test di conferma di tutti i test rapidi, effettuiamo i test a
tutti i contatti stretti dei positivi, aspetti che, magari, in
altre regioni sono interpretati in maniera diversa".
Intanto scatta dalla mezzanotte - sarà in vigore da domani,
sabato - la nuova ordinanza anti-assembramenti, che introduce
una stretta negli orari per le consumazioni nei bar. Si potrà
bere o mangiare qualcosa solo se seduti ai tavoli dalle ore 11
alle 18, orario di chiusura degli esercizi. Il classico caffè al
bancone, in sostanza, si potrà prendere solo dall'apertura dei
locali fino a metà mattina. Nella precedente ordinanza l'obbligo
scattava dalle 15. Un modo per evitare gli aperitivi
'anticipati', che potevano essere motivo di assembramento.
(ANSA).