(ANSA) - VENEZIA, 15 DIC - L'Ulss 3 di Venezia mette
sull'avviso: il 'conto' degli assembramenti nelle città durante
l'ultimo weekend verrà 'pagato' dalla comunità fra 8 giorni. Non
si può prevedere quando arriverà il picco di questa seconda
ondata - mentre si preconizza la terza - "ma l'unica previsione
sensata è questa: che fra 8 giorni pagheremo il conto degli
assembramenti di ieri, e che gli assembramenti di domani, allo
stesso modo, porteranno in dote, 8 giorni dopo, altri numerosi
nuovi positivi, altri ricoveri, altre persone in terapia
Intensiva, altri decessi" spiega il dg dell'Ulss Giuseppe Dal
Ben.
La situazione in Veneto è grave. Oggi si è registrato il
picco di morti, 165 in un solo giorno, dopo 148 del report del
10 dicembre. Un numero che però ha 'dentro' anche i dati di
decessi avvenuti nel fine settimana, ha precisato il governatore
Zaia. "Siamo qui che preghiamo perchè arrivino i vaccini - ha
detto Zaia - perchè sarebbe un raggio di sole in questa
tragedia". Il presidente ha ammesso che "la situazione è
pesante: 3.324 ricoverati, più 57 nelle ultime 24 ore, sono un
numero importante; è come se quasi 7 ospedali grandi di
provincia fossero orientati per i pazienti Covid".
Sono stati 3.320 i nuovi positivi in 24 ore, per un totale di
196.790 da inizio dell'epidemia. C'è però un numero elevato di
tamponi, 52.641 (16.810 molecolari e 35.831 rapidi), per una
percentuale di positività del 6,30%. Forti preoccupazioni
arrivano dalle Rsa. "Ci ritroviamo con una risposta peggiorata
nelle Case di riposo - ha spiegato Zaia - Nonostante si siano
fatte misure di prevenzione che a marzo ci sognavamo. Oltre ad
essere blindate, nelle Rsa facciamo tamponi agli operatori, agli
ospiti, abbiamo messo a disposizione tamponi rapidi ai
visitatori. Ma abbiamo più mortalità nelle Rsa di quella che
avevamo a marzo". Non minore è all'allarme per gli ospedali
sotto stress. A farsene interprete è stato il Dg dell'Ulss 9
Scaligera, Pietro Girardi: "i contagi sono ancora troppo alti.
I posti letto negli ospedali di comunità sono tutti esauriti
tranne qualcuno a Bovolone. In più sono esauriti anche i posti
per la riabilitazione. In sostanza è esaurito il sistema a tutti
i livelli assistenziali". "La nostra preoccupazione - ha
spiegato - è che la gente si sta riversando sui Pronto soccorso,
che sono al collasso". (ANSA).