(ANSA) - VENEZIA, 17 DIC - In attesa delle decisioni del
Governo sulla stretta per il Natale, il governatore veneto Luca
Zaia annuncia la firma di una nuova ordinanza che limita gli
spostamenti tra i comuni, ogni giorno, dopo le 14, da sabato 19
dicembre al 6 gennaio. Una sorta di mini-lockdown. Zaia incassa
l'ok dell'Anci regionale. Il tutto mentre i dati sulla pandemia
sono in crescita e, proprio su questi, il Pd locale e nazionale
si scaglia contro il Governatore per una presunta malagestione
dei 'numeri' sui positivi e le terapie intensive, senza
trascurare i del sistema ospedaliero regionale.
Zaia, nel consueto punto stampa, rileva: "non so cosa farà il
Governo, sinceramente non possiamo aspettare ulteriormente . Non
possiamo arrivare a lunedì, martedì e non sapere ancora cosa
succederà. Abbiamo atteso 5 giorni e non ho ancora ben capito
cosa accadrà". "Lo avevo detto ieri che, se non ci sarebbero
state delle misure, noi le avremmo adottate in autonomia -
aggiunge mettendo nel mirino gli assembramenti specie per gli
acquisti natalizi - Dico che il Veneto è Veneto. Punto. Nessuno
può dubitare che noi ci siamo sempre assunti la responsabilità
Il mio non è un atto di eroismo, ma adesso c'è bisogno di
guardare in faccia alla realtà", E in questa sua decisione, Zaia
rileva di non voler entrare nelle scelte più o meno morbide
all'interno della maggioranza. "Presenterò l'ordinanza al
ministro Speranza - sottolinea Zaia - gli proporrò l'intesa e
poi firmerò. La presenterò domani". "Se il Governo adotterà
delle misure nazionali - precisa - queste saranno
gerarchicamente superiori alle nostre e quindi il Veneto si
adeguerà". "Non prendo questo provvedimento con gioia - aggiunge
- perchè nessuno si candida a governare la sua regione pensando
di fare un'ordinanza restrittiva; mai mi sarei aspettato di
occuparmi di una pandemia che è la più gande della storia. Ma
tocca a noi". L'ordinanza, al di là degli spostamenti, lascia
intatto l' impianto delle aperture dei locali ed esercizi
commerciali anche perché - come ricorda da Zaia - il parametro
sul contagio, l'Rt è sotto l'uno.
Il bollettino odiernio della Regione fissa 4.402 nuovi
contagi, nelle ultime 24 ore, e 92 morti, con Il totale
regionale dei positivi, dall'inizio dell''epidemia, che arriva
a 205.609, il numero dei decessi a 5.161. In terapia intensiva
sono ricoverate 378 persone (+6). Gli attuali positivi sono
95.779 contro i 94.225 di ieri (+1.554). I guariti sono 104.089.
Numeri che allarmano il Pd perchè ritiene poco chiara la loro
lettura, evidenziando una ricaduta negativa sulla gestione degli
ospedali. Una posizione, questa, sostenuta dal sottosegretario
di Stato Achille Variati secondo cui "anche questa settimana i
valori che monitorano l'andamento del Covid 19 in Veneto sono
preoccupanti: il numero di decessi molto elevato, l'indice Rt
più alto d'Italia, e un tasso impressionante di tamponi positivi
che non accenna a diminuire. Gli ospedali sono allo stremo e
nelle Rsa il numero dei pazienti positivi è in continua
crescita". "Mi preoccupa però, altrettanto, - aggiuinge Variati
- la discussione in corso sui tassi di occupazione delle terapie
Intensive-: non ci può essere su questo nessun margine di
ambiguità e nessun dubbio, e il mio invito è che il presidente
Zaia chiarisca in modo inequivocabile quanti sono i posti letto
di Terapia Intensiva reali, cioè attrezzati e presidiati da
personale medico e sanitario. Quelli che, in altre parole,
potrebbero essere utilizzati anche domani, non quelli attivabili
sulla carta, ma - concluide - di fatto privi di personale". Un
giudizio cui si accoda il Pd regionale che ribadisce le medesime
preoccupazioni in una lettera ai parlamentari Dem veneti .
(ANSA).