(ANSA) - VENEZIA, 02 GEN - Hanno rallentato un poco, ma
restano i dati Covid peggiori d'Italia quelli del Veneto, da
novembre in vetta alla classifica per numero di contagi -
4-5.000 al giorno - e vittime. Il report delle ultime 24 ore è
stato meno pesante: 3.165 i nuovi positivi e 46 i decessi, per
un totale rispettivamente di 261.845 casi e 6.675 morti
dall'inizio dell'epidemia. Gli assembramenti dello shopping
pre-natalizio nelle città - com'era previsto - hanno però
presentato il conto: due settimane dopo, a cavallo del
Capodanno, il Veneto ha registrato in sole 48 ore quasi 10.000
contagi.
La regione resta col fiato sospeso, sotto osservazione da
parte delle autorità sanitarie, e anche a causa dell'indice Rt
superiore a 1 (media nazionale al 0.93%) rischia di finire in
zona rossa al termine delle festività. Resta da capire cosa
potrà cambiare nel momento in cui il tasso di positività, come
chiesto dalle Regioni, dovesse essere calcolato su tutti i
tamponi effettuati, molecolari più rapidi; una modifica che
abbasserebbe nettamente i numeri del Veneto.
Oggi intanto si è sottoposto alla vaccinazione all'ospedale
di Padova il prof Andrea Crisanti. "Non sono mai stato contrario
- ha affermato - Avevo detto che aspettavo il conforto di avere
informazioni scientifiche. C'è stato qualche problema di
trasparenza, ma è stato risolto con la condivisione dei dati,
quindi è tempo di testimoniare con la consapevolezza che è un
momento di svolta. I vaccini sono sicuri, ci sono e saranno
diversi tipi di vaccinazione",
La macchina sanitaria ha peraltro accelerato il programma
delle inoculazioni. Finora in Veneto sono state somministrate
6.041 delle 38.900 dosi di vaccino dosi ricevute, il 15,5%.
Percentuale che pone la regione ai primi posti in Italia, dietro
solo a Lazio, Friuli V.G., e alle province di Trento e Bolzano.
(ANSA).