Un intero comparto legato
all'organizzazione di cerimonie ed eventi sia per privati che
per aziende che, da solo, ricopre tra il 10 ed il 15% del Pil
regionale e che in questi 11 mesi di pandemia da Covid ha
pressoché azzerato il fatturato. Sono 23000 in Veneto le imprese
della filiera che comprende audio e video, abiti da cerimonia e
abbigliamento;alloggio e location; attività artistiche e di
bellezza; ristorazione e catering. "Da febbraio 2020 - afferma
Mirco Froncolati portavoce Regionale Ho.Re.Ca CNA Veneto - i
grossi eventi privati, i matrimoni, le cerimonie, le fiere, i
meeting e i congressi aziendali, di solito in programma nella
primavera e nel mese di dicembre, sono stati annullati". La
Regione ha messo in campo un fondo per ristori da 16 mln che a
breve dovranno essere destinati tramite bandi. "Il ristoro è un
aiuto che, ad oggi, non ha avuto dimensioni adeguate - rileva -.
Più che aiutare le aziende a superare il momento, sarebbe
necessario pensare ad un piano per sostenere la ripresa delle
aziende, un progetto che copra il 2021 e magari anche il 2022".
La richiesta più pressante che i rappresentanti della categoria
rivolgono ai governanti è quella che "il Governo elabori una
politica che aiuti strutturalmente il settore. Dopo un anno così
critico, il singolo ristoro non è sufficiente: può sostenere il
momento, ma nulla di più. Oltre alla tenuta delle nostre
aziende, la preoccupazione è quella di essere in grado di
preservare l'occupazione".
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