(ANSA) - VENEZIA, 23 FEB - Tornano a preoccupare i contagi in
Veneto, anche perchè per la prima volta dal 2021 risalgono anche
i ricoveri negli ospedali. E' stato il direttore generale della
sanità, Luciano Flor, a certificare che la situazione è
nuovamente allarmante: "Dopo 53 giorni di calo continuo - ha
detto - da stamane il virus si presenta con numeri di positività
sensibilmente maggiore, con un numero di maggiori ricoverati.
Malati che sono stati ricoverati in larga parte in rianimazione.
Non sono focolai ma singole unità del territorio".
I numeri parlano chiaro: il bollettino segnala 1.062 nuovi
positivi al virus in 24 ore (ieri erano 509 casi), per un totale
di 328.078 infetti dall'inizio dell'epidemia. I decessi sono
stati 21 (9.742 il totale delle vittime). Ma il dato più
negativo riguarda la ripresa dei ricoveri: in 24 ore stati 46 i
pazienti entrati nei normali reparti Covid (1.255 nel
complesso), e sono in crescita (+3) anche i malati in terapia
intensiva (139). Un fatto che non avveniva dal primo gennaio
scorso. "Non sottovaluterei questo dato, perchè ci preoccupa -
ha detto Luca Zaia - E' il primo giorno di risalita".
Per questo i riflettori restano puntati sulle difficoltà
della campagna vaccinale, che nonostante gli sforzi ha visto
finora solo 108.000 persone completare anche i richiami
dell'antidoto. Qui, tuttavia, qualche novità positiva c'è: è
stato sempre il dg Flor a riferirla in conferenza stampa: "entro
il 31 marzo il Veneto riceverà una fornitura di 610 mila dosi.
Si tratta - ha spiegato - di vaccini moderna, Pfizer e
Astrazeneca".
Non ci sono invece aggiornamenti concreti sulla ricerca di
forniture extra Ue sul cosiddetto mercato parallelo, dove da
qualche giorno si stanno muovendo anche le Procure, di Perugia e
di Roma, per verificare che sotto non vi siano truffe. In questo
senso Flor ha svelato alcuni dei passaggi compiuti finora dal
Veneto, che ha informato anche Aifa, e poi il commissario
Arcuri, sulle proposte 'di dosi milionarie' ricevute.
"E' stato il nostro fornitore di mascherine - ha spiegato il
dg - a dirci che se eravamo interessati ai vaccini potevamo
rivolgerci ad un italiano". "Si è rivolto a quest'uomo - ha
aggiunto - e ci ha fatto una proposta di 15 milioni di dosi. Il
contatto è il nostro fornitore di mascherine, non non abbiamo
avuto rapporti diretti con l'imprenditore". Flor ha anche
aggiunto che alla richiesta di ulteriori vaccini mossa dal
Veneto avevano risposto due società: "una inglese e una
italiana". A quella inglese "che lavora ed esiste" la Regione ha
chiesto il numero dei lotti "e ci ha risposto" mentre la
seconda, italiana, ha detto che con questa situazione non è in
grado di darci forniture e di risentirci quando avremo le
autorizzazioni" (ANSA).