La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato beni per 310 mila euro ad una coppia che aveva truffato un imprenditore spagnolo che aveva versato 675 mila euro per 7.500 pannelli solari, senza mai riceverli. La coppia trevigiana, titolare di una ditta operante nel settore delle energie rinnovabili, è stata denunciata per truffa, frode fiscale e riciclaggio.
I due indagati avevano conosciuto lo spagnolo in una fiera del settore, facendogli credere di essere in grado di fornire, in "pronta consegna", circa 7.500 pannelli solari. Ricevuto il bonifico con il pagamento di 675 mila euro, però, la donna ha iniziato ad accampare scuse per il ritardo nella consegna finché l'acquirente si è reso conto che la consegna non sarebbe mai andata a buon fine e che difficilmente avrebbe recuperato quanto versato; nel frattempo, la ditta italiana dopo aver restituito solamente 166.000 euro aveva fatto perdere ogni traccia di sé, cancellandosi dal registro delle imprese.
Poiché per la somma incassata, tramite bonifico, era stata emessa regolare fattura, con la conseguenza di dover versare le corrispondenti imposte, la donna ha pensato, per abbattere l'imponibile, di "confezionare" e utilizzare una fattura falsa, intestata a una società svizzera, evadendo così l'Irpef per circa 160.000 euro. Parte del denaro è stato poi versato nel conto corrente del marito con assegni circolari per 150.000 euro, successivamente prelevati in contanti, reinvestiti in certificati di deposito o destinati all'acquisto di un'auto di lusso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA