Il Benevento crolla in casa contro
il Verona, che cala il tris, al termine di una partita che
l'undici di Pippo Inzaghi ha interpretato nel peggiore dei modi.
Il tanto atteso riscatto dopo il ko di Napoli, conseguente a una
prestazione sottotono e improntata solo ed esclusivamente sulla
difensiva, non c'è stato e anzi proprio nella prima frazione di
gioco gli scaligeri affondano, evidenziando tutte le
manchevolezze giallorosse. Verona spietato come non mai,
Benevento timoroso e anche impaurito. Da nove partite i sanniti
non trovano i tre punti e il buon margine di vantaggio sulla
zona calda della classifica comincia ad assottigliarsi come le
certezze di Inzaghi. Il Verona, dal canto suo, ha ringraziato e
approfittato del lungo black-out dei padroni di casa,
conquistando tre punti che consentono alla
formazione di Juric di posizionarsi a ridosso delle grandi e con
due punti di vantaggio sull'altra sorpresa di questo campionato,
il Sassuolo. A complicare i piani della squadra campana ci ha
pensato l'infortunio accorso a Letizia, da una settimana tornato
in campo. Al suo posto Inzaghi manda in campo Foulon che si
rende protagonista in negativo in occasione dei primi due gol
gialloblu: al 25' su traversone di Lazovic, il difensore belga
non arriva sulla sfera e per Faraoni è un gioco da ragazzi
superare Montipò di testa. Una volta in vantaggio, il Verona
gioca sugli allori. Il Benevento è timoroso e, quando al 33'
subisce il raddoppio, i giochi sono di fatto archiviati.
Sul cross di Zaccagni, Foulon, all'interno dell'area piccola
e non pressato da alcun avversario, colpisce di testa,
indirizzando la sfera nella propria porta. Il Benevento è ko, il
Verona prova a chiudere definitivamente i conti e rischia
solamente allo scadere (45') con Insigne, conclusione
neutralizzata da Silvestri. Nella ripresa chi si aspettava un
Benevento diverso - complice anche le sostituzioni di Inzaghi -
si è sbagliato di grosso, perché il Verona, da squadra cinica e
spietata, alla prima occasione, ha colpito ancora. Palla
conquistata a centrocampo, con Sau a terra per un dolore
all'orecchio, Lasagna supera Caldirola e giunto in area inganna
Montipò con un tiro a giro sul primo palo.
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