(ANSA) - VENEZIA, 11 MAR - "Siamo sul filo del rasoio tra
arancione e rosso, come molte altre regioni". Il Presidente Luca
Zaia non nasconde l'evidenza: il Veneto si sta avvicinando
pericolosamente alle cifre che potrebbero inserirlo nella fascia
più severa di restrizioni legate alla pandemia. La conferma
viene dai numeri, che attestano un altro aumento significativo
di casi Covid, con 1.677 i nuovi positivi in 24 ore, che portano
il totale a 348.113. Vi sono anche 22 decessi, per un totale
dall'inizio dell'epidemia di 10.045 morti tra ospedali e case di
riposo.
A complicare la situazione il blocco dell'utilizzo del lotto
di Astrazeneca come da indicazione precauzionale di Aifa dopo la
segnalazione di alcuni "eventi avversi gravi". Eventi che in
ogni caso non hanno interessato il Veneto. "E' attivo un
monitoraggio costante delle reazioni avverse - sottolinea una
nota -che, finora, non ha fatto registrare episodi di rilievo,
ma solo eventi lievi che si possono comunemente verificare dopo
l'erogazione di un vaccino".
I dati del virus non testimoniano ancora, in ogni caso, la
soglia-limite per le strutture sanitarie. Rallenta infatti
leggermente la crescita dei numeri degli ospedali: nei normali
reparti medici sono 1.340 (+2) i posti occupati da pazienti
Covid, nelle terapie intensive 170 (+4). Se la situazione
dovesse peggiorare e le restrizioni diventassero più stringenti,
per Zaia è indispensabile "agire immediatamente sulle misure
economiche compensative" per i settori economici maggiormente
colpiti.
Di pari passo con la gestione degli indennizzi, la Regione
Veneto scommette sulla propria capacità di fuoco in termini di
rapidità di vaccinazione, sempre che le dosi promesse arrivino
nei tempi stabiliti. I Governatori hanno concertato oggi in
videoconferenza l'ossatura dello schema che sarà seguito in
tutta la Penisola per la sequenza delle chiamate alle dosi.
Criteri uguali per tutti, a partire dal mondo "delle fragilità,
della disabilità, dei caregiver e dei familiari. Dopo di che -
spiega Zaia - si va finalmente per fasce d'età in ordine
decrescente". Ma il Veneto è pronto a rilanciare sui vaccini
anche per supportare le imprese in difficoltà. "Stiamo lavorando
ad un protocollo che presenteremo martedì per le vaccinazioni
aziendali" annuncia il Governatore. "Consegneremo i vaccini alle
imprese - spiega - dovranno avere un medico che pratichi le dosi
ai lavoratori".
Nel frattempo le lezioni in presenza si apprestano ad essere
bloccare per molti studenti. Oltre ai distretti già individuati
ieri, ve ne sono altri quattro in queste ore che hanno mostrato
una incidenza superiore ai 250 casi per 100 mila abitanti,
percentuale oltre la quale si rende necessaria la chiusura delle
scuole. Si tratta delle aree di Pieve di Soligo, Rovigo, Padova
Bacchiglione e Piovese e Ovest Veronese. (ANSA).