(ANSA) - VENEZIA, 16 MAR - "La situazione è molto impegnativa
per la rapidità con cui l'epidemia sta crescendo. Siamo in piena
epidemia, la curve delle rianimazioni stanno crescendo da 5-6
giorni, come a novembre"":. L'istantanea del Covid in Veneto è
del direttore generale Luciano Flor, e da' l'idea di quanto la
macchina sanitaria sia tornata sotto pressione. I numeri sono
impietosi: nelle ultime 24 vi sono stati 84 decessi in più, e
130 nuovi ingressi in ospedale. I nuovi contagi sono stati
1.901, per totale da inizio dell'epidemia di 357.056 infetti;
le vittime sono 10.200. I letti occupati da pazienti Covid nei
normali reparti medici sono 1.542, quelli nelle terapie
intensive 203 (+7). Un altro segnale negativo riguarda il tipo
di virus che ha determinato il brusco rialzo dei ricoveri: "130
ricoveri su 131 - ha spiegato il governatore Luca Zaia -
dipendono dalla variante inglese. Se fossimo a febbraio dello
scorsi anno saremmo già in default". Il presidente ha aggiunto
che si è ancora nella fase che costringerebbe di ridurre la
macchina ospedaliera programmata, ma vi sono più pazienti
positivi di quelli negativizzati. Per questo, ha annunciato
Zaia, saranno riattivati una decina di Covid hospital.
C'è poi tutta la vicenda di Astrazeneca. E qui è stato il dg
Luciano Flor a tracciare il quadro delle difficoltà: "togliere
Astrazeneca - ha detto - vuol dire decapitare la capacità
vaccinale della Regione, perchè era metà delle nostre dosi.
Potevamo vaccinare tantissimo, perchè il richiamo era molto in
là". Vista la situazione del virus, "piuttosto che tenerci i
vaccini in magazzino - ha aggiunto Flor - ne terremo una scorta
limitata a pochi giorni , e vacciniamo il più possibile".
(ANSA).