Masi Agricola lancia sui mercati
internazionali Fresco di Masi, due vini biologici, un bianco e
un rosso Verona Igt, organici e non filtrati, nel segno della
sostenibilità. "Masi vuole fare la sua parte con questa
produzione 'per sottrazione - spiega Raffaele Boscaini,
responsabile del gruppo tecnico e settima generazione della
famiglia proprietaria di Masi Agricola - che minimizza
l'intervento dell'uomo sulla natura" e da qui la citazione dalle
Georgiche di Publio Virgilio Marone nell'etichetta: 'vinum
natura genitum'.
Le uve sono vendemmiate subito dopo la raccolta, senza
lieviti aggiunti, senza appassimenti, e il vino senza passaggio
in legno viene fatto decantare ma senza nessuna filtrazione.
"Abbiamo ricercato il percorso più breve dal vigneto al
bicchiere "uva-mosto-vino" e ottenuto vini moderatamente
alcolici e caratterizzati da un gusto immediato di frutta
fresca" spiega Boscaini.
Dal punto di vista della strategia "Fresco di Masi risponde
alla sensibilità dei nostri tempi: la ricerca di un consumo
sempre più responsabile e attento al benessere degli individui e
del pianeta - aggiunge Federico Girotto, Amministratore Delegato
di Masi Agricola -. Una sensibilità accelerata sia dall'impatto
emotivo della pandemia, che ha dato un nuovo equilibrio alla
scala dei valori, che dalla maggiore informazione portata dai
media digitali". Il prodotto punta un posizionamento 'Premium'
(10 euro circa in enoteca) ma viceversa a un consumo "informale,
un vino con cui si può fare quello che si vuole", sottolinea
Boscaini, abbinare il bianco al sushi e il rosso al kebab o alla
pizza. E' stato pensato per la diffusione in tutti i 140 paesi
in cui Masi è presente e attraverso tutti i canali, dall'horeca,
al retail all'online.
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