(ANSA) - VENEZIA, 12 APR - Nella settimana che vedrà il
'debutto' di 126mila dosi di Johnson & Johnson, il Veneto conta
di chiudere definitivamente la partita delle vaccinazioni degli
ultra 80enni e di progettare l'apertura prima dell'estate di
quella degli over 60. Il Presidente Luca Zaia spera che quella
iniziata oggi sia la vera svolta nella campagna di
immunizzazione delle categorie più a rischio. Oltre a J&J, al
Veneto sono destinati da qui a domenica 13mila dosi AstraZeneca
e 14.600 Pfizer, mentre Moderna resterà al palo.
Il Governatore non nasconde la frustrazione di chi, pur
avendo una macchina organizzativa in grado di fare grandi
numeri, si ritrova senza il supporto di una adeguata 'benzina'
vaccinale. "Ci vogliono le dosi - afferma - .Spero che Draghi si
decida a rompere il muro del contratto europeo e vada a cercarle
nel libero mercato". Che il Veneto non riesca a progredire
nelle somministrazioni lo confermano i dati odierni: sono stati
oltre 21.575 i vaccini inoculati ieri (1.100.000 le dosi messe
in campo sino ad ora), mentre sono solo 87.374 quelle di cui
dispone in questo momento la sanità regionale. "Ci sono già
delle Ulss come Treviso che vanno in sospensione - precisa Zaia
- perchè a causa della mancanza di dosi devono viaggiare a
scartamento ridotto". Si andrà dunque con il freno a mano tirato
nello smaltimento delle liste almeno fino a mercoledì, quando è
atteso il rifornimento di Pfizer.
Intanto il Veneto continua a registrare una media di 70-80
ricoveri al giorno nelle strutture ospedaliere. "I pazienti -
ricorda Zaia - sono ora 2.122, ovvero sopra il tetto massimo dei
2.068 di marzo". Sono stati 587 i nuovi contagi Covid nelle
ultime 24 ore, mentre i decessi 11. Il totale degli infetti
dall'inizio dell'epidemia sale così a 395.794, quello delle
vittime a 10.952. I pazienti ricoverati nei reparti non critici
sono 1.821 (+26), quelli nelle terapie intensive 301 (-2).
Zaia promette che nessun furbetto potrà scavalcare le liste
di priorità vaccinale che sono state indicate o scegliere come
al supermarket la dose preferita. "Non esiste che mi arrivi un
paziente con un avvocato al seguito - spiega - per
mercanteggiare l'inoculazione". Guarda alle riaperture delle
attività commerciali, purchè effettuate "con gradualità, e
soprattutto scommette sull'avvio della stagione turistica
estiva, per la quale il Veneto conta di fare la sua parte.
"Isole covid free? Io sono a favore della nostra - replica a chi
gli chiede un'opinione sulle richieste di Sicilia e Sardegna già
respinte al mittente dal Governatore dell'Emila Romagna Stefano
Bonaccini - che si chiama Veneto. All'estero - conclude - sono
molto interessati a venire da noi". (ANSA).