(ANSA) - VENEZIA, 20 APR - Adesso deve alzarsi l'asticella
delle vaccinazioni. Il Veneto si pone come target la quota di
40.000 inoculazioni giornaliere dal 29 aprile, quando, secondo
il piano del generale Figliuolo, l'Italia dovrebbe contare su
500.000 dosi al giorno. L'obiettivo è stato confermato oggi dal
presidente della Regione, Luca Zaia, insieme all'altro target
sulla conclusione delle somministrazioni agli over 70 "entro un
paio di settimane". "Le siringhe le sappiamo usare" è stata la
battuta del governatore, riferita al fatto che il Veneto è in
testa alla classifica nazionale dei vaccini, con 93,3% di dosi
inoculate rispetto a quelle arrivate in magazzino.
Le Regioni, intanto, sono attese dal confronto in serata con
il Governo, per le regole e la messa a punto del nuovo Decreto
che stabilirà le riaperture dal 26 aprile. Punto nevralgico,
secondo Zaia, resta quello dei trasporti per gli studenti. Zaia
ha confermato che, per rispondere allo scenario di una scuola in
presenza al 100%, ma con un limite di riempimento del 50% sugli
autobus, al Veneto servirebbero 1.000 mezzi in più rispetto ai
2.400 attuali, "e sul mercato non ci sono". Le soluzioni:
ridurre la quota del 100% in presenza, o rendere facoltativa la
presenza in aula.
Altro nodo sul quale il presidente veneto spingerà per una
soluzione è quello dei plateatici di bar e ristoranti, che
vedrebbe penalizzate le strutture che non hanno uno spazio
esterno, cosa che vale soprattutto per una città turistica come
Venezia. I bollettini sull'evoluzione del virus continuano a
disegnare una discesa, lenta ma costante. Nelle ultime 24 ore
sono stati registrati 930 nuovi contagi Covid e 28 decessi.
Numeri che aggiornano il totale degli infetti da inizio
dell'epidemia a 402.877, e quello delle vittime a 11.139.
Migliora la situazione dei ricoveri: i posti letto occupati da
malati Covid sono 1.728 (-31); nei normali reparti medici si
trovano 1.481 persone (-14)), nelle terapie intensive 247 (-17).
(ANSA).