(ANSA) - VENEZIA, 21 APR - Ultime ore per limare il decreto
sulle riaperture che enterà in vigore dal 26 aprile, e per il
presidente del Veneto Luca Zaia è l'occasione per lanciare gli
ultimi appelli al Governo. "Sono ore utili - ha detto oggi ai
giornalisti - per aggiustare il tiro, il presidente Draghi è
persona di buon senso, spero che saprà ascoltare le osservazioni
che i colleghi presidenti fanno assieme a me".
Al centro della questione, le possibilità di riavviare quelle
attività che mancano, tenuto conto - ha sottolineato Zaia - che
l'Italia non viene da un lockdown. In particolare sul coprifuoco
di bar e ristoranti, "un segno di disponibilità sarebbe stato
innalzarlo un po'. Spero che il presidente del Consiglio prenda
in considerazione questo elemento. Magari nella ristorazione uno
può avere come 'lasciapassare' lo scontrino del ristorante,
senza dover uscire di fretta col boccone sullo stomaco".
Soddisfazione per la retromarcia sulle presenze a scuola: "Il
Governo - ha precisato il presidente - ha dimostrato capacità di
ascolto. Ha dimostrato che non era vera la leggenda
metropolitana di chi voleva far credere, che se non ci sono gli
autobus , è perché noi non ci siamo preparati. I bus non ci
sono, punto. Secondo me il Veneto può sostenere fino al 60% in
presenza, poi decideranno i tavoli prefettizi".
Per gli spettacoli, invece, "le linee guida nazionali erano
state redatte con la supervisione della Regione del Veneto, ma
si sono inventati altre cose. Tutte le Regioni avevano dato
l'ok. Prevedevamo semplicemente che senza mascherina si stava a
due metri di distanza, con la mascherina a un metro. Poi si sono
inventati un sacco di altre robe. Spiace, perché in questa fase
dobbiamo non solo 'ripartire', ma riaprire le ultime attività
che erano rimaste chiuse. Questa è la grande sfida. Dal 26
bisogna giocarsela bene"
Sul tema del turismo, per Zaia "bisogna rivedere da subito il
tema delle quarantene. Se un turista viene dagli Usa è già
vaccinato, e non serve la quarantena. Rischiamo di perdere
moltissimi clienti. Dobbiamo chiedere che si faccia chiarezza, è
inutile fare una riflessione sulle quarantene a luglio. Il 68%
dei nostri turisti sono stranieri, quindi la programmazione per
loro è importante, non è per un weekend".
Per quanto riguarda i dati, i nuovi contagi tornano sopra
quota mille, esattamente 1.094, e i decessi sono stati 20.
L'incidenza dei positivi sui 54.323 tamponi eseguiti, è del
2,01%. Sono 403.971 gli infetti dall'inizio dell'epidemia, e
11.159 le vittime. Prosegue invece costante la discesa dei
posti letto occupati dai malati Covid negli ospedali,
complessivamente 1.685 pazienti (-43), dei quali 1.449 in cura
nei normali reparti medici (-32), e 236 (-11) nelle terapie
intensive. I soggetti attualmente positivi e in isolamento sono
24.593 (-862).
Quanto ai vaccini, infine, sono state 22.527 le dosi ieri in
Veneto, di cui 13.684 richiami, e in regione l'8,4% della
popolazione, pari a 411.367 persone, ha completato il ciclo. Il
totale di dosi iniettate è di 1.352.919, pari al 93,6% delle
forniture giunte finora. (ANSA).