Nei primi tre mesi del 2021 il
tessuto imprenditoriale veneto è rimasto in stallo in stallo.
Tuttavia, i dati di fine marzo, a oltre un anno dall'inizio
della pandemia, evidenziano 5 mila nuove imprese in meno da
marzo 2020. Le incertezze dello scenario economico, tra attese
sull'evoluzione della pandemia e prospettive di rilancio,
influiscono anche sulle cancellazioni, che risultano in
rallentamento. È quanto emerge dai dati Infocamere sulla
natalità e mortalità delle imprese nel primo trimestre
dell'anno.
Le iscrizioni tra gennaio e marzo sono state pari a 8.295.
Nonostante un timido segnale di rimbalzo, che fa i conti con un
primo trimestre 2020 fortemente condizionato dall'avvio della
stagione pandemica (con il fermo di ogni attività per l'intero
mese di marzo), il bilancio delle iscrizioni che si riscontra
confrontando i 13 mesi da inizio marzo 2020 a fine marzo 2021
con il corrispondente periodo collocato al di fuori della
pandemia (a cavallo tra il 2018 e il 2019) fa segnare un volume
di iscrizioni di nuove imprese stimabile in circa 5 mila unità
in meno
: "i dati sulla natalità e mortalità delle imprese -
commenta il presidente di Unioncamere, Mario Pozza - indicano
come nei mesi precedenti vi sia stata una situazione di stand
by. Si tratta di un immobilismo preoccupante, ma ci auguriamo
che le risorse del Recovery Fund possano dare uno shock positivo
al nostro sistema economico".
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