Nel 2021 il Pil del Veneto
dovrebbe crescere del 6,4%, riducendo il gap rispetto al periodo
pre-pandemia a 3,2 punti percentuali. Per il 2022 si attende un
ulteriore +4,7%, portando l'economia regionale a un livello
superiore al 2019, dopo il -9% del periodo Covid-19. Il dato
emerge dall'ultimo Focus 2021 dell'Osservatorio Economia e
Territorio, condotto dal Centro Studi Sintesi per la Cna del
Veneto.
Sulla base delle ultime proiezioni, prosegue l'associazione,
il 2021 dovrebbe chiudersi con una ripresa dei consumi delle
famiglie (+5,9%), ancora inferiori rispetto al 2019 (-7,5%). Nel
2022 i consumi dovrebbero crescere del +5,2%.
Il trend degli investimenti in Veneto conferma
sostanzialmente le stime precedenti: per il 2021 le proiezioni
indicano una crescita del 15,8%. Nel 2022 si attende
un'ulteriore incremento della dinamica degli investimenti del
+7,1%.
Il numero di imprese attive a settembre 2021 è di poco
superiore al livello di fine 2019 (+0,2%), ma ampiamente al di
sotto del trend nazionale (+1,2%). E' il risultato della
crescita dei servizi e dell'edilizia, contro la flessione in
particolare di commercio-turismo, agricoltura e manifatturiero.
Nel turismo i primi otto mesi registrano 35,9 milioni di
presenze, +49% rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente, -34% sul 2019. Tra gennaio e agosto si sono
registrate 16,4 milioni di presenze italiane, +23% sul 2020 e
-7% sul 2019; 19,5 milioni quelle straniere, +81% rispetto al
2020 e -48% sul 2019.
Nel primo semestre 2021 si conferma la ripresa delle
esportazioni, in Veneto +23,8% rispetto ai primi sei mesi del
2020, +6,6 miliardi di euro. Il Veneto ha già recuperato quanto
perso nel 2020: +5% sui primi sei mesi del 2019.
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