"Un importante passo avanti nella
cooperazione transfrontaliera". Così il presidente dell'Autorità
di sistema portuale del mar Adriatico settentrionale, Fulvio
Lino Di Blasio, ha commentato l'accordo firmato oggi a Venezia
tra i porti aderenti al "Napa" (Venezia e Chioggia, Trieste e
Monfalcone, Ravenna, Capodistria e Fiume), per promuovere e
rafforzare la cooperazione trilaterale tra Italia, Croazia e
Slovenia.
Di Blasio ha spiegato che la firma di questo 'oint agreement
conferma la volontà delle autorità di stabilire un tavolo di
cooperazione permanente, "che ci permetterà di confrontarci
sulle sfide legate alla sostenibilità ambientale grazie
all'utilizzo della tecnologia".
Tra gli obiettivi comuni ai tre Stati ci sono l'implementazione
di misure e interventi per l'efficientamento energetico delle
operazioni portuali, l'installazione di impianti per l'utilizzo
di fonti energetiche alternative e per il monitoraggio del
livello di rumore, della qualità dell'aria e dell'acqua in
ambito portuale, nonché studi di pre-investimento per
l'elettrificazione delle banchine. L'accordo guarda anche allo
snellimento delle procedure portuali dell'ultimo miglio, dei
tempi di entrata e uscita delle navi e l'applicazione di
strumenti tecnologici integrati per migliorare la sicurezza
delle operazioni di trasporto marittimo. Alla firma dell'intesa
era presente anche il ministro delle Infrastrutture e Mobilità
sostenibile, Enrico Giovannini, per il quale l'accordo
"rafforza l'idea che Italia, Slovenia e Croazia credono
nell'importanza di affrontare insieme le sfide dei tempi, in
particolare quelle associate al cambiamento climatico. Sono
felice di vedere che gli obiettivi dell'accordo si allineano
all'agenda 2030 dell'Onu. Ritengo molto importante che si
collabori come un'unità, e sono convinto che questo sarà
importante per tutto il resto del mondo"
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