Saranno dedicate all'avvocato
Paolo Shaul Levi, e ad altri deportati, le iniziative che Padova
ha progranmmato per il Giorno della Memoria, dal titolo
"Biblioteca vivente", iniziativa speciale organizzata al Museo
della Padova Ebraica.
Il 30 gennaio lo storico dell'arte Alessandro Pasetti Medin
racconterà la vicenda dell'avvocato padovano davanti al suo
ritratto, opera di Tino Rosa, esponente del Novecentismo veneto,
e che fu esposto alla Biennale di Venezia nell'estate del 1938,
nel pieno della propaganda che di lì a poco avrebbe portato alle
leggi razziali. Ritratto rimasto in una collezione privata,
quasi dimenticato, fino alla primavera del 2021. Dal suo studio
è stata recuperata la storia, ricca ancora di interrogativi, di
questo padovano, avvocato, intellettuale, ebreo e omosessuale,
deportato e ucciso ad Auschwitz nel 1944.
Giovedì 27 gennaio in via dei Fabbri, davanti all'ultima
abitazione nota di Levi, verrà depositata una pietra d'inciampo
nell'ambito delle iniziative organizzate dal Comune di Padova;
gli studenti del liceo classico Tito Livio leggeranno brani
realizzati sulla base delle ricerche fatte per ricostruirne la
figura.
Si tratterà del primo di diversi momenti di restituzione del
lavoro che in questi mesi e gli studenti delle scuole superiori
hanno condotto, in collaborazione con gli storici, per
ricostruire la storia di Paolo Levi, partecipando a un progetto
promosso dalla Fondazione per il Museo della Padova Ebraica. Il
primo febbraio Levi sarà anche oggetto di una rappresentazione
teatrale al Ridotto del Teatro Verdi con protagonisti gli
studenti del liceo scientifico Nievo e dell'istituto Scalcerle
di Padova, mentre il Liceo europeo San Benedetto di Montagnana
proporrà uno spettacolo a scuola l'11 febbraio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA