Contagi Covid in ulteriore lieve
calo, oggi, con 19.117 nuovi casi e totale a 975.213. Le vittime
sono 26, dato che porta il totale a 12.888 dall'inizio della
pandemia. In diminuzione anche
i dati ospedalieri, con 1.765 (-41) ricoveri in area medica e
203 (-1) nelle terapie intensive.
I vaccini somministrati nella giornata di ieri sono stati
36.797, di cui 2.717 prime dosi (3.279.019 il totale), 3.645
seconde (4.258.185) e 30.435 dosi booster (2.484.920).
Proseguono le tensioni, in particolare sul fronte scolastico:
oggi l'Ulss 3 veneziana ha riferito che sono 1.112 le classi con
casi di Covid, e in 568 di queste si registrano cluster con due
o più casi. Per quanto riguarda la sanità, sempre nel veneziano,
tra medici, infermieri e personale tecnico sono 174 le figure
sospese perché non in regola con la vaccinazione, mentre 236
sono a casa perché positive. A Padova nell'ultima settimana sono
stati 20.300 i nuovi contagiati, mediamente 3.042 al giorno.
Diminuiscono i posti occupati in terapia intensiva (40), ma
aumentano i contagi e ricoveri fra i bambini: 16 i piccoli
ricoverati nella Clinica pediatrica dell'Azienda ospedaliera, e
da inizio gennaio ne sono stati ricoverati 39.
E' bassa, in ogni caso, la percentuale di pazienti ricoverati
in ospedale 'con' il Covid, ma non 'per' il Covid, stimati tra
il 10 e il 20% del totale, come risulta dall'indagine Survey
Fadoi, la Federazione degli internisti ospedalieri. La ricerca
sottolinea come non sia rilevante, allo stato, la quota di
ricoveri programmati rinviati. Così come "di modesta entità" è
al momento la pressione esercitata sui pronto soccorso. La
presenza di questi pazienti è tuttavia capace - rileva Fadoi -
di creare gravi problemi gestionali e di determinare il rinvio
di un alto numero di interventi chirurgici programmati.
Sul fronte dei riflessi economici della quarta ondata, oggi
il presidente del Veneto Luca Zaia ha definito "un bel segnale"
quello delle misure contenute nel Dl sostegni licenziato dal
Governo. "Prendiamo atto - ha detto all'ANSA - che oltre a
questa tragedia sanitaria ve n'è una di economica che è ancora
più cogente oggi e riguarda tutti, famiglie e imprese, rispetto
al costo dell'energia. E' un momento grosso di difficoltà e
quindi ben venga questo provvedimento del Governo".
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è tornato invece a
chiedere aiuto a nome delle città turistiche: "Il settore del
lavoro legato al turismo - ha detto - non è solo hotel e
ristoranti, ma anche a tutti i servizi che ruotano attorno, e il
turismo nelle grandi città d'arte è stato massacrato, non ci
sono i turisti perché non ci sono i voli internazionali e di
conseguenza, da due anni, c'è una sofferenza molto molto
elevata".
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