(ANSA) - VENEZIA, 25 GEN - Il Veneto si 'risveglia'
dall'illusorio report del lunedì (appena 6.188 casi ieri) con
un'altra impennata dei contagi +24.312 nel bollettino Covid di
oggi. Una crescita attesa, in un report che ha riservato
un'ulteriore sorpresa amara: la ripresa dei ricoveri ospedalieri
in area non critica, +125, mentre è stato più contenuto il
rimbalzo nelle terapie intensive, +7. L'Agenas, nella propria
analisi nazionale, segnala peraltro come il Veneto (alla data
del 24 gennaio) avesse registrato una diminuzione nel tasso di
pazienti Covid nei reparti ospedalieri (24%), rispetto ad una
media del paese del 30%; in crescita invece la percentuale di
posti occupati nelle terapie intensive (17%). I morti
dall'inizio della pandemia sono 13.008, mentre il numero totale
degli infetti dall'inizio della crisi sanitaria sale a
1.064.030,; un dato comprendente anche 24.568 casi di
re-infezioni, riconteggiati
Pesante anche la contabilità delle vittime, +53,, anche se la
Regione ha spiegato come si tratti di un dato dovuto gli
aggiornamenti di decessi avvenuti in date precedenti. Quelli
dell'ultimo giorno sono 14.
La giornata si caratterizza, sul piano politico, anche per la
presentazione del documento che le Regioni invieranno al
Governo come piattaforma comune sulla quale impostare il
confronto futuro sulla gestione della pandemia. Linee che il
presidente del Veneto Luca Zaia aveva già portato avanti in
queste settimane. In sintesi le Regione chiedono di superare il
sistema delle zone 'a colori' , di concentrare il tracciamento
solo sui soggetti sintomatici, e di calcolare i ricoveri Covid
escludendo i pazienti positivi in ospedale per altre patologie.
Per le Regioni va inoltre semplificata "la sorveglianza nelle
scuole", prevedendo - per non interrompere continuamente
l'attività didattica in presenza - di far applicare l'isolamento
solo gli studenti positivi sintomatici. (ANSA).